domenica 24 novembre 2013

Amore, bellezza e psiche

Forse la bellezza non è solo un dato di fatto, oggettiva o soggettiva che vogliate definirla, a volte si tratta di una vera e propria questione psicologica e non parlo di sentirsi giovane a settant’anni indossando una minigonna, parlo del prendersi cura di se, ovviamente ciascuno come crede e può. Parlo del fare qualcosa per coccolarsi, per dirsi, come recitava una nota pubblicità, “io valgo”. La bellezza non è semplice accettazione, ma desiderio di migliorarsi e credere, anzi, essere certi che il “bello” di noi debba ancora venire, che abbiamo trenta, quaranta o ∞(infiniti) anni.
Ci stavo riflettendo adesso: forse la bellezza è imperfetta perchè “perfetto” significa letteralmente finito, compiuto e invece io mi sento bene proprio mentre faccio qualcosa di carino per me, mentre mi faccio una maschera o uno scrub delicato, mentre asciugo il viso tamponando con un asciugamano morbido, adesso che ho appena finito di passare il siero contorno occhi picchiettando delicatamente e poi quello superidratante per il viso con la crema abbinata. Forse per alcuni sono solo gesti inutili, ma per me sono un gesto gentile nei miei confronti, che al giorno d’oggi alcuni si dimenticano di concedersi, o lo fanno di fretta, rinunciando quindi all’effimero piacere dello stare bene perchè ci si è fatti del bene.
E poi di critiche e dubbi sull’efficacia dei trattamenti e sulla tollerabilità e sull’essere o meno adatti ad un tipo di pelle, di vita, di persona e di età ne sento e leggo sempre tanti, ma a me sembra che funzionino meglio sempre quelli applicati con amore e non quelli provati per smentire ricerche, promesse delle aziende cosmetiche o principi brevettati: funziona meglio una carezza all’olio d’oliva che uno schiaffo di crema lifting.
Così, applicando con fede le mie cremine, vedo la mia rughetta della fronte assottigliarsi e i miei capelli, tra fialette e compressine, che hanno smesso di cadere e quasi li sento ricrescere. Forse il sentirsi belli è la cura alla vita, alle sue noie e alle sue paure, ma non parlo di essere vanesi, parlo dell’essere forti di sè perchè ci si vuole bene, indipendentemente dal mondo. 
E magari è per questa mia concezione del misterioso link tra bellezza e felicità che quando vedo una persona triste o insoddisfatta le consiglio una crema, le regalo un campioncino o le rifaccio il make up. E solo una persona stupida giudicherà questo mio fare superficiale, solo perché non vede (perché non ci riesce) la bellezza di questi sorrisi regalati.

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